martedì 5 novembre 2013

OPINIONE: Gravity

Cercate un film in cui potrete ammirare l'immensità dello spazio, tranquillo e silenzioso, con una vista mozza fiato... mi spiace questo film è tutt'altro! Questo film lo sconsiglio vivamente a chi è facilmente impressionabile e a chi soffre di vertigini.
Sul serio questo è un film che regala una esperienza visiva unica, specialmente se visto in 3D. Infatti è uno di quei pochi film in cui la terza dimensione serve a qualcosa, il senso di vuoto e profondità è ben realizzato, con alcune scene suggestive. Il senso di vuoto, angoscia, giramenti di capo ecc... sono tutte sensazioni che si hanno guardando questo film. Il regista Alfonso Cuaròn ha saputo trasmettere nel modo migliore queste sensazioni tramite un uso della macchina da presa molto particolare. Una ripresa continua e fluttuante, con lunghi piani sequenza che danno ancora di più il senso di continuità e dispersione in questo infinito ambiente. Dal punto di vista della trama è interessante, tutto si muove attorno ai personaggi e non si vedranno mai altre persone al di fuori degli astronauti. L'attenzione viene sempre e continuamente mantenuta dai dialoghi e scene da alta tensione. In questo film si è trovato pure lo spazio alle citazioni, citazioni al maestro Stanley Kubrick, con immagini (feto sospeso nell'aria, prendere cadavere) che sono entrate nell'immaginario collettivo grazie a lui. La cosa che può dare fastidio nel film è la presenza di troppo dialoghi, troppo dettagliati a volte, più si va verso la fine e più ci sono dialoghi e da fastidio. Magari si preferiva un approccio da film fantascientifico vecchio stile, con pochi ma essenziali dialoghi. Tutto questo è stato fatto per allentare un po' la tensione, famigliarizzare di più col pubblico e dare informazioni sui personaggi protagonisti. Il cast è veramente ristretto, ci sono solo Sandra Bullock e George Clooney, il resto sono solo voci.
Una piccola nota a favore di questo lungometraggio è che la dottoressa Ryan Stone (Bullock) per potersi salvare usa la tuta sovietica e la navicella cinese, lei è americana, quindi lei che ritorna sulla terra, lo fa attraverso un insieme di cose che rappresentano le capacità della razza umana di poter andare nello spazio.
Questo è uno di quei film da tenere in considerazione, sfighe concatenate a parte, ha una forte componente visiva da una parte mentre dall'altra una forte morale, supportata da un finale molto esplicito ma dal forte impatto.


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